Immaginate una tavola apparecchiata per Natale di tanti e tanti anni fa, il camino scoppiettante, il vino buono, i bambini che corrono intorno al tavolo, il sapore della festa, amici e parenti che preparano spiccioli e scherzetti per una tombolata in allegria…

Immaginate ora i sorrisi contenti e gli occhi stanchi ma accesi per le feste puntati sulla nonna che orgogliosa della sua opera mette al centro della tavola un dolce pieno di frutta secca, miele e tante altre delizie, affettato e in bella mostra, profumatissimo e goloso!

E’ proprio lui, è il dolce di cui vi raccontiamo la favola antica e moderna: è il Pangiallo®.

E ora immaginate un signore nonno anche lui ormai, che nel suo forno delle meraviglie ne inventa un’altra delle sue e sostituisce al cioccolato fondente quello bianco, capace di dare a questo dolce, già così speciale, un sapore delicato e un profumo sottile. 

Quel fornaio curioso era Bruno Francellini e quell’anno meraviglioso il 1980 ed era nato così il Pangiallo® Bianco.

E cavalcando gli anni che corrono sempre troppo veloci, immaginate con noi un altro signore, che vive nel nostro mondo in cui accanto alle favole ci sono anche i marchi da registrare e l’azienda di famiglia da promuovere. E proprio questo signore, Lelio Francellini, mentre si accingeva a registrare il marchio dei prodotti del forno delle meraviglie, si imbattè nella ricetta originale del Pangiallo®, sgattaiolata provvidenzialmente dalla soffitta della nonna.

E che sorpresa nel vedere che tra gli ingredienti dell’antica ricetta non c’è affatto il cioccolato, né bianco, né fondente!!!

E certo, del resto! Chi poteva trovare il cioccolato in quei tempi duri?

E mentre escono le prime sfornate del dolce prodotto con la ricetta della nonna, ecco svelato l’arcano del suo strano nome!

Gli ingredienti rigorosamente autoctoni e l’assenza di cioccolato conferivano a questo dolce ricco di frutta, miele e altre delizie un aspetto dorato, per cui veniva definito “Pane Giallo” e poi “Pangiallo®”.

Non vi sarà difficile immaginare, infatti, che il cioccolato sia stato a lungo privilegio di pochi e che solo all’inizio del ‘900 qualche intraprendente nonna avrà pensato di sorprendere i nipotini con l’aggiunta del cioccolato nero. 

E certo questa versione arricchita del Pangiallo® deve aver conquistato presto la maggior parte dei palati tanto che il dolce veniva preparato ormai esclusivamente nella versione nera.

Immaginate infine quanto sia strano oggi per i Capenati dover chiamare “Pangiallo® al Cioccolato” quel caro amico di tante feste che per anni ed anni hanno continuato a chiamare semplicemente “Pangiallo®”.

Eppure a volte, le tradizioni tornano a parlarci dei tempi lontani e, almeno quelle più vere, non se ne vanno più via.

Così il Pangiallo® viene ora prodotto al cioccolato (Pangiallo® al cioccolato) e nella versione originale “gialla” (Pangiallo®), quella che, secondo noi, esalta di più i profumi della frutta secca di prima scelta, del miele e delle altre delizie con cui prepariamo questo dolce unico e dal sapore autentico, il sapore dei ricordi semplici, delle tavole imbandite piene di allegria e calore e delle storie vere che poi sono sempre le favole più belle…

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